Il contagio epidemiologico da Coronavirus non si arresta e il Premier, Giuseppe Conte, firma un nuovo Decreto per predisporre la chiusura di tutte le attività produttive “non strategiche” e “non essenziali” sull’intero territorio nazionale. Dopo un prima serrata delle attività commerciali al dettaglio, fatta eccezione per le attività di vendita di generi alimentari e di prodotti di prima necessità che continueranno, comunque, a restare aperte, l’Esecutivo decide la serrata completa delle restanti. Alleghiamo, al seguente link, il Decreto con l’elenco completo delle attività che potranno restare operative, divise per codici Ateco.

“Rallentiamo il motore produttivo del Paese ma non lo fermiamo, decisione non facile ma necessaria”, ha detto il Presidente del Consiglio.

Per le attività che resteranno aperte si raccomanda, dove possibile, il massimo utilizzo di modalità di lavoro agile e a distanza e comunque il rispetto di tutti i protocolli di sicurezza anti-contagio. Le attività produttive che sarebbero sospese possono comunque proseguire se organizzate in modalità a distanza o lavoro agile. Restano garantiti, nel rispetto delle norme igienico sanitarie, i servizi bancari, finanziari e assicurativi.

Sono altresì sospese le attività dei reparti aziendali non indispensabili alla produzione, mentre restano aperte le farmacie, le parafarmacie, i tabaccai e le edicole. Le disposizioni descritte in precedenza producono effetto dalla data del 23 Marzo 2020 e sono da intendersi efficaci fino al 03 Aprile 2020. Per tutti gli ulteriori approfondimenti, invitiamo a prendere visione integrale del Decreto.

A cura di Fabio Caravaggio

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