Il Coronavirus non allenta la presa e il Presidente del ConsiglioGiuseppe Conte, è costretto a prolungare la quarantena almeno fino al 3 Maggio. Il “motore economico”del Paese resta fermo, consentita la riapertura solo a poche attività produttive indispensabili e a sostegno della filiera alimentare e sanitaria.

Con il nuovo D.P.C.M. odierno viene aggiornata la lista dei codici Ateco per le quali l’attività aziendale è consentita, ma sempre nel rispetto di tutti i protocolli di sicurezza anti-contagio. Alle pochissime imprese che resteranno aperte si continua a raccomandare, dove possibile, il massimo utilizzo di modalità di lavoro agile e a distanza, nonchè il rispetto di tutte le norme igienico sanitarie e di distanziamento sociale, al fine di evitare assembramenti.

Bloccate ancora le attività considerate “non strategiche” e tutti i reparti aziendali non indispensabili alla produzione, mentre restano aperte le farmacie, le parafarmacie, i negozi di generi alimentari, i tabaccai, le edicole, i servizi bancari, finanziari e assicurativi. Ci sarà, inoltre, qualche piccola riapertura relativa a librerie, cartolibrerie, negozi per neonati-bambini e silvicolutura.

Le disposizioni descritte in precedenza producono effetto dalla data del 14 Aprile 2020 e sono da intendersi efficaci fino al 03 Maggio 2020, in attesa di avviare la Fase 2 dell’emergenza con la quale verrà messa in campo un ripristino graduale, ma consistente, delle attività produttive nel loro complesso. Per tutti gli ulteriori approfondimenti, invitiamo a prendere visione integrale del Decreto non appena verrà pubblicato.

A cura di Fabio Caravaggio

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