L’articolo che proponiamo quest’oggi è dedicato al cd “Bonus Vacanze”, una delle diverse misure previste dal Decreto Rilancio (Dl n. 34/2020), analizzando l’incentivo dal punto di vista degli operatori turistici presso le cui strutture i beneficiari, quali vacanzieri, famiglie, privati cittadini, si troveranno a “scontare” l’agevolazione.

“Il Bonus Vacanze rappresenta davvero un’opportunità per la mia attività ricettiva”? È questa la domanda che nell’ultimo mese gli operatori del settore si stanno ponendo, quesito al quale è ancora difficile trovare risposta. Ma da cosa nasce l’incertezza? Il problema sembra essere la modalità di fruizione dell’incentivo fiscale.

Il “Bonus Vacanze”, infatti, prevede che la struttura ricettiva debba praticare uno sconto al cliente pari all’80% del prezzo del soggiorno alla presentazione del voucher da parte del turista. La struttura potrà, quindi, recuperare l’importo agevolato, sotto forma di credito d’imposta in compensazione tramite modello F24, a partire dal primo giorno lavorativo successivo all’applicazione dello sconto. Tale meccanismo comporta, inevitabilmente, una riduzione dei flussi di cassa e di liquidità immediata per gli operatori i quali, accettando il voucher, potrebbero trovarsi in una situazione di affanno finanziario soprattutto dopo l’emergenza epidemiologica da Covid-19.

Molti operatori, quindi, rimangono ancora perplessi sull’effettivo vantaggio dell’incentivo. Ad oggi non sono molte le strutture che hanno aderito all’iniziativa e se da un lato gli albergatori sono in attesa di prendere una decisione definitiva, dall’altra i cittadini temporeggiano con le prenotazioni, nell’attesa di sapere quali strutture aderiranno.

A nostro avviso, se l’obiettivo del “Bonus Vacanze” era quello di incentivare la ripartenza del settore terziario, probabilmente il meccanismo del credito d’imposta doveva essere sostituito da una sovvenzione diretta a fondo perduto, in grado di ‘ristorare’ subito la scontistica applicata dall’operatore. Positiva, invece, è la facoltà per l’esercente di cedere il credito a terzi (fornitori, istituti di credito, intermediari finanziari), come previsto dalla norma.

A cura di Fabio Caravaggio