Prima dell’avvio dei lavori. Fino al collaudo finale. Il Superbonus edilizio, che copre al 110% le spese per chi affronta interventi “corposi” di riqualificazione e risanamento di immobili esistenti, promette opportunità di lavoro per i professionisti dell’edilizia….e non solo. A partire dalle figure che si confrontano con le tecnologie di isolamento e rafforzamento strutturale dei fabbricati, con le prestazioni di involucri e impianti o con i sistemi di produzione dell’energia da fotovoltaico, fino a figure anche esterne al mondo stretto dell’edilizia, come assicuratori, commercialisti, consulenti fiscali o legali, che potranno svolgere un ruolo di primo piano, sia nell’impostare i piani economici degli interventi, sia nello stilare una contrattualistica adeguata e nelle asseverazioni. Il ruolo del professionista diventa, quindi, imprescindibile al fine di evitare spiacevoli sorprese a cantieri conclusi.

Esaminare i professionisti coinvolti nel Superbonus significa fare ordine nel processo che dovrebbe riguardare ogni operazione. Dalle analisi preliminari di tipo tecnico e amministrativo, fino a tutto lo sviluppo del procedimento. “Le prime figure a entrare in campo” – spiega Daniela Petrone, Vicepresidente di Anit, l’Associazione per l’isolamento termico – “sono innanzitutto i professionisti incaricati di svolgere un’analisi sullo stato dell’arte dell’edificio”. Un compito che, di solito, coinvolge figure professionali come periti e ingegneri impiantisti o esperti in analisi energetica. “Contestualmente” – prosegue la Vicepresidente – “sono chiamati in causa anche gli esperti di verifiche urbanistiche e di pratiche edilizie, perché occorre non dimenticare che i titoli abilitativi vanno richiesti, che siano di primo o secondo livello, a seconda della profondità del restyling”. Parliamo di geometri, ma anche architetti e ingegneri edili e civili. “In particolare, il sondaggio è bene che venga effettuato con l’ausilio di appositi strumenti” – aggiunge Eros Ronchini, Vicepresidente di Aiti Dms, Associazione che rappresenta i soggetti abilitati a effettuare diagnosi strumentali sugli edifici – “solo così è possibile evidenziare davvero le caratteristiche dell’immobile al fine di scegliere il migliore intervento. Il professionista potrà assumersi la responsabilità di progetti e asseverazioni senza procedere al buio”.

Nella fase successiva dei lavori saranno chiamati a fornire consulenza i periti termotecnici, i periti industriali, i tecnici addetti alle asseverazioni energetiche e i coordinatori abilitati ai controlli della sicurezza sul lavoro. Le asseverazioni fiscali, come accennato in precedenza, saranno, invece, affidate ai commercialisti, ai ragionieri, ai periti commerciali e ai consulenti del lavoro. In caso di Sismabonus, inoltre, la competenza è di ingegneri strutturisti, collaudatori e, per verifiche specifiche, anche di geologi. Infine è la volta dei paesaggisti perchè anche la forma vuole la sua parte: una delle scommesse del bonus sarà anche quella di riuscire a incidere sul livello estetico degli interventi, per città più vivibili e belle.

A cura di Maria Chiara Voci