DOMANDA.

Ho un’assicurazione a un fondo pensionistico. Essendo ora fermo con il lavoro, mi trovo in estrema difficoltà a pagare e vorrei sospendere le rate finché non si ripartirà con il lavoro (Ottobre 2020). È possibile farlo?

RISPOSTA.

La previdenza complementare si caratterizza per i princìpi della libertà e della volontarietà di adesione a tale forma di risparmio. In particolare l’iscritto a un fondo pensione può devolvervi periodicamente contribuzione nella misura a sua scelta, senza che questo escluda la possibilità di sospenderla in certi periodi e di riprenderla successivamente, con l’unico vincolo, per i lavoratori dipendenti, dell’irreversibilità della scelta di devolvervi le quote di Tfr.

 In altre parole, i lavoratori dipendenti che abbiano deciso di versare, oltre al Tfr, eventuale contribuzione aggiuntiva possono, nel corso del tempo, modificarne la misura e perfino annullarla, avendo comunque presente che, ove tale misura sia inferiore alla percentuale contrattualmente prevista, anche il datore di lavoro, in virtù della prescrizione contrattuale, non sarà più tenuto a versare la contribuzione aggiuntiva a proprio carico.

Per quanto riguarda i lavoratori autonomi, o i soggetti percettori di redditi diversi, la misura della contribuzione varia a seconda della scelta della singola persona, non essendo escluso che vi possano essere periodi nel corso dei quali non si effettuano versamenti contributivi, senza che per questo venga meno l’iscrizione al fondo pensione, che seguiterà comunque a gestire finanziariamente il montante precedentemente accumulato.

La condizione di chi sospende i versamenti al fondo pensione, pur rimanendovi iscritto, è legittima ed è più diffusa di quanto si pensi, se si considera che nella «Relazione per l’anno 2019», presentata dalla Covip (Commissione di vigilanza sui fondi pensione) il scorso 24 giugno 2020, si afferma che nel corso del 2019 oltre due milioni di iscritti a fondi pensione non hanno effettuato versamenti contributivi.

 A cura di Giuseppe Argentino