Se non riesce a rispettare i complicati requisiti soggettivi e oggettivi della nuova detrazione del 110% prevista dal Decreto Rilancio, il contribuente ha comunque a disposizione molti altri strumenti, comunque interessanti. Può, infatti, beneficiare ancora degli altri incentivi dedicati al recupero del patrimonio edilizio, al bonus facciate, al risparmio energetico qualificato, agli interventi antisismici e all’installazione delle colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici.

Da un’attenta interpretazione fornita di recente dall’Agenzia delle Entrate, è possibile affermare, semplificando e con tutte le eccezioni del caso, che il 110% spetta solo: alle persone fisiche per i lavori sulle abitazioni e pertinenze (anche in condominio e secondarie, ma per un massimo di due unità immobiliari); ai condòmini persone fisiche, imprese o professionisti per i lavori sulle parti comuni condominiali (ma in caso di un’unità immobiliare non residenziale, questa spesa, ripartita in base ai millesimi, rileva solo se il condomìnio è prevalentemente residenziale).

Per questi motivi, va ricordato che sono ancora in vigore altre agevolazioni, molto interessanti, che non devono rispettare le stringenti regole del 110% e che, in molti casi, sarà opportuno valutare:

  1. il recupero del patrimonio edilizio dell’articolo 16-bis, del Tuir, per tutti i soggetti Irpef (detrazione del 50%, in 10 anni, che dal 2021 dovrebbe tornare al 36%), quindi, ad esempio le manutenzioni straordinarie, il restauro e risanamento conservativo, la ristrutturazione edilizia su singole unità immobiliari residenziali e sulle loro pertinenze;
  2. il risparmio energetico qualificato, detraibile dall’Irpef o dell’Ires al 50-65-70-75-80-85% (in 10 anni), fino alla fine del 2020 e in qualche caso fino al 31 Dicembre 2021; sono interessati tutti i contribuenti (anche professionisti, imprese e società), su tutti gli immobili (anche quelli merce, per la risoluzione 25 Giugno 2020, n. 34);
  3. gli interventi antisismici cosiddetti «speciali», agevolati con le detrazioni Irpef e Ires del 50-70-75-80-85% (in 5 anni), fino alla fine del 2021, per tutti i contribuenti e sulle «costruzioni adibite ad abitazione e ad attività produttive» (anche se immobili-merce, per la risoluzione 25 Giugno 2020, n. 34);
  4. il bonus facciate (detrazione Irpef e Ires del 90%, in 10 anni) fino al 31 Dicembre 2020, anche per le imprese e società sugli edifici «strumentali»;
  5. l’installazione delle colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici, agevolata al 50% (in 10 anni) fino alla fine del 2021, per tutti i contribuenti e su tutte le tipologie di immobili.

Invitiamo, quindi, a valutare bene le alternative attualmente messe in campo evitando un “effetto eclissi” facilmente provocabile dal superbonus 110%

A cura di Luca De Stefani