Nel 2024, prendono il via gli incentivi per le Zone Economiche Speciali (Zes). Non solo: dal 1° Gennaio sono già attive le nuove modalità operative del Fondo di garanzia per Pmi e MidCap. Partono anche gli indennizzi di Simest e vari bandi regionali. Ma l’annuncio più atteso riguarda l’avvio degli incentivi per il settore fotovoltaico, seppur limitati a settori specifici.

Riguardo alla ZES Sud gli incentivi sono teoricamente concedibili su investimenti realizzati dal 1° Gennaio, il mondo imprenditoriale attende un Decreto ministeriale che definisca iter di accesso al beneficio, criteri e modalità di applicazione e fruizione del credito d’imposta. Oltre a determinare anche le modalità di controllo perché non venga superata la soglia dei fondi stanziati. Per questo dovrà essere previsto un apposito contatore. Bisognerà capire se le imprese potranno prenotare risorse in anticipo per garantirsi una copertura certa o se saranno costrette a fare investimenti senza sapere se avranno il sostegno necessario, specialmente quando si avvicinano al raggiungimento del limite disponibile del finanziamento.

Dal 1° Gennaio è entrata in vigore anche la riforma del Fondo di Garanzia per le Pmi. Le nuove disposizioni prevedono che l’importo massimo garantito per ogni impresa è di 5 milioni, in continuità con quanto modificato nel periodo della pandemia. Confermata l’ammissibilità per le MidCap, identificate però con le imprese con un numero di addetti compreso tra 250 e 499 unità. Ammessi anche gli enti del Terzo settore e gli Enti religiosi. Le garanzie restano gratuite per soggetti ben identificati ma non sono ammissibili per le imprese nella fascia 5 del modello di rating del Fondo. La quota di copertura per gli investimenti resta all’80%; per le operazioni di liquidità la riforma prevede una riduzione della copertura rispetto al 2023, con l’applicazione di due aliquote al 60% e 55%.

Dal 9 Gennaio parte, poi, la possibilità di richiedere a Simest il contributo a fondo perduto a copertura dei danni materiali subiti dalle imprese delle zone alluvionate su immobili, attrezzature, macchinari, automezzi e scorte di magazzino. I richiedenti dovranno dimostrare un nesso causale diretto con l’evento alluvionale, come accertato da perizia asseverata rilasciata da un perito iscritto ad Albo/Ordine/Collegio professionale.

Inoltre il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha firmato e trasmesso alla Corte dei Conti un nuovo Decreto per favorire – con contributi a fondo perduto e tariffe incentivanti – l’installazione di impianti agrivoltaici avanzati. Il Ministero punta a installare almeno 1,04 Gw di sistemi agrivoltaici innovativi entro il 30 giugno 2026. Il decreto vuole favorire soluzioni costruttive innovative per la coesistenza di più usi del suolo, rendendo la produzione fotovoltaica di energia compatibile con le attività agricole e utile a migliorarne la redditività.

A cura di Roberto Lenzi: www.ilsole24ore.com